Pavimento radiante

Tecnologie

Cos’è il Pavimento Radiante?

Una casa ben climatizzata è sicuramente fonte di comfort e benessere. Specialmente nei periodi freddi, sentirsi accolti da un calore diffuso giova sia nella vita familiare che negli ambienti di lavoro. Tra i sistemi più efficienti per riscaldare gli ambienti c’è il riscaldamento a pavimento radiante.

Pavimento radiante

Si tratta di una tecnologia con molti vantaggi economici ed abitativi, ma che conviene solo se si possono soddisfare alcuni requisiti minimi, in termini di utilizzo e condizioni costruttive.

Com'è fatto un pavimento radiante?

La struttura di base di un pavimento radiante è costituita da:

  • la base, del solaio in cemento oppure del pavimento esistente;
  • una lamina protettiva ed isolante che, oltre a proteggere la base, evita la dispersione del calore verso il basso;
  • il pannello di supporto alle tubazioni, fatto in vari modi in base alla ditta di produzione, anche questo isolante;
  • letubazioni in cui scorre l'acqua del sistema di riscaldamento, disposti a serpentina o a spirale;
  • il massetto, generalmente autolivellante;
  • Il rivestimento superficiale che può essere costituito da piastrelle, parquet flottante, moquette, linoleum o altri tipi di copertura.
Schema Pavimento radiante

I tubi sono inseriti in pannelli isolanti modellati, in materiale plastico oppure in fibra di sughero o di legno che evitano la dispersione del calore verso il basso e fanno da supporto fisico alle tubazioni.
In alternativa, possono essere direttamente immersi e bloccati in materiali sintetici solidificanti, come il poliuretano, per essere poi ricoperti dal massetto nelle case in muratura o da pannelli in legno per le case in bioedilizia.

Tipi di tubi riscaldanti

Esistono 2 tipologie di elementi riscaldanti:

  1. tubi riscaldati ad acqua, la metodologia più comune;
  2. tubi riscaldati ad elettricità

I primi, collegati ad un impianto di riscaldamento dell’acqua, sono costruiti con specifiche materie plastiche che resistono al calore e al tempo.

Quelli elettrici, invece, sono costituiti da materiali conduttori che si scaldano con il passaggio di elettricità per l’effetto Joule, fungendo da resistenza. Questo metodo, benchè meno diffuso, risulta particolarmente efficace poiché i fili conduttori sono posizionati più in superficie rispetto ai tubi e riescono a scaldare prima il pavimento.

Come funziona l'impianto


Diffusione del calore radiante

Il calore dei tubi riscalda i materiali posti al di sopra fino a riscaldare in modo uniforme l’intera superficie radiante, ovvero tutta l’area di calpestio. Questa caratteristica è particolarmente indicata per chi soffre di allergie perché, al contrario della convezione, non si creano moti circolari di aria che sollevano polveri e residui.

La temperatura di funzionamento del sistema è bassa, circa 30-35°C. Quella dei normali termosifoni si aggira attorno ai 70°C.

L'impianto a pavimento radiante consente un notevole risparmio energetico, anche se, per essere davvero conveniente, l’impianto deve soddisfare due condizioni molto importanti:

  1. restare possibilmente acceso 24 ore su 24. Infatti, questo è un sistema ad elevata inerzia termica, ovvero, per riscaldare il pavimento che riscalderà l’ambiente è necessario molto tempo;
  2. l’abitazione deve possedere un ottimo isolamento termico dell’involucro che le permetta di essere climatizzata senza dispersione di calore.

Queste caratteristiche fanno sì che il riscaldamento a pavimento non si adatti ad ogni condizione e che la sua realizzazione vada valutata con attenzione da professionisti che possano dimensionarlo correttamente, considerando vantaggi e svantaggi.

Il riscaldamento a pavimento è sicuramente una fonte stabile di calore, uniforme e pulito. È maggiormente consigliabile in nuove costruzioni, ma può essere installato anche durante la riqualificazione energetica dell’abitazione.
Durante l’installazione è bene prevedere che ogni stanza possa avere il proprio termostato, così da consentire di scegliere una temperatura ottimale differenziata per i vari ambienti.
È anche un’ottima cosa farsi consegnare dal proprio installatore una mappa dettagliata della disposizione delle tubature. In questo modo, sarà più facile e meno oneroso trovare e riparare un eventuale guasto. In caso di perdite di acqua, in particolare, se non si interviene in modo mirato e tempestivo, si rischiano danni al rivestimento del pavimento.

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